Archivi tag: Giustizia

Garante regionale dei Diritti dei Detenuti. Anche il presidente della Federazione per i Diritti Umani – Comitato Italiano Helsinki candidato a Garante regionale per i diritti dei detenuti

Candido e Ruffa (Radicali): Sosteniamo la candidatura di Antonio Stango come Garante dei diritti dei detenuti.

Da anni è impegnato nel mondo per la tutela dei diritti umani.

<<Dopo la pubblicazione del relativo Bando lo scorso 6 giugno, il Consiglio Regionale della Calabria nelle prossime settimane sarà chiamato ad eleggere l’importante figura del “Garante Regionale dei Diritti delle persone detenute o private della libertà personale”, finalmente istituito con la L.R. n. 1 del 29/01/2018. Il Garante – chiamato ad operare sull’intero territorio regionale “in piena autonomia e con indipendenza di giudizio” – dovrà essere eletto con deliberazione adottata a maggioranza dei due terzi dei Consiglieri. In mancanza di raggiungimento del quorum, dalla terza votazione, l’elezione avverrà a maggioranza semplice dei Consiglieri assegnati.
Tra i candidati alla carica di Garante spicca senz’altro la figura del politologo Antonio Stango, presidente della Federazione per i Diritti Umani – Comitato Italiano Helsinki (FIDU), organizzazione non lucrativa di utilità sociale attiva dal 1987 che, appunto, promuove la tutela dei diritti umani stessi come sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948.
Antonio Stango ha operato per i diritti umani fin dai primi anni Ottanta. La sua candidatura a Garante regionale può considerarsi una lusinga alla nostra Regione>>.

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Abolire la miseria. Il Congresso del 26 e 27 maggio 2018

Pubblichiamo – grazie al sito di Radio Radicale che ne ospita i contenuti indicizzati per intervento – le registrazioni video delle due giornate congressuali che si sono tenute a Lamezia Terme (CZ) presso il Grand Hotel di Lamezia Terme

Prima giornata del Primo Congresso Ordinario dell’Associazione Radicale Nonviolenta “Abolire la Miseria – 19 maggio”, in programma il 26 ed 27 maggio 2018.

La FIDU si associa alla richiesta di nominare i garanti dei detenuti e della salute in Calabria.
La FIDU si associa alla richiesta di nominare i garanti dei detenuti e della salute in Calabria.

Il Convegno riguarda la legge sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento che necessita di esser meglio conosciuta e sul fatto che in Italia manca ancora una legge per l’eutanasia.

Inoltre, in Calabria, dopo oltre dieci anni dalla istituzione per legge, non è mai stato nominato il Garante della salute. Continua la lettura di Abolire la miseria. Il Congresso del 26 e 27 maggio 2018

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Non solo Dell’Utri … nelle carceri calabresi

Non solo Dell’Utri
di Rocco Ruffa (*)
La visita al carcere di Catanzaro che la delegazione del Partito Radicale ha svolto il giorno di Natale è la cartina di tornasole del sistema penitenziario italiano in generale e di quello calabrese in particolare.
Una delegazione composta da membri dell’associazione radicale nonviolenta Abolire la Miseria -19 Maggio della quale facevano parte Giuseppe Candido (che ne è il segretario), Rocco Ruffa (tesoriere della stessa nonché membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani), Gernando Marasco (coordinatore della provincia di Vibo Valentia di Sinistra Italiana) e Daniele Armellino (membro della direzione nazionale della Gioventù Federalista Europea).
Una visita, la nostra, autorizzata dal vice capo del dipartimento dott. Marco Del Gaudio ai sensi dell’art. 117 del D.P.R. 230/2000 che regolamenta l’Ordinamento Penitenziario. Ordinamento Penitenziario che ha più di 40 anni (Legge n. 354/1975) e che in questi giorni è stato oggetto di importanti modifiche avendo il Consiglio dei Ministri, dopo un lungo iter, approvato i decreti delegati che lo riformano. Continua la lettura di Non solo Dell’Utri … nelle carceri calabresi
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Natale 2017, visita delegazione Partito Radicale al Carcere di Catanzaro

Natale, 25 dicembre 2017. Una delegazione del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito, autorizzata dal DAP e composta da Giuseppe Candido, segretario dell’Associazione Radicale Nonviolenta Abolire la miseria – 19 maggio, Rocco Ruffa, tesoriere della stessa associazione e membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, Gernando Marasco e Daniele Armellino – come da consuetudine radicale appresa da Marco Pannella – si è recata in visita ai detenuti e al personale della polizia penitenziaria della casa circondariale di Siano a Catanzaro.



Ascolta anche l’intervista a Giuseppe Candido andata in onda durante il notiziario delle 14:00 di Radio Radicale il 25 dicembre 2017. …

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Prima riunione in Calabria del Consiglio Superiore della Magistratura

Corte d’Appello di Catanzaro – Comunicato Stampa

Riunione del Consiglio Superiore della Magistratura per la prima volta in Calabria

Catanzaro, 29 novembre 2017 – Il Consiglio Superiore della Magistratura si riunirà per la prima volta in Calabria venerdì 1 e sabato 2 dicembre 2017. In particolare, i componenti del Csm saranno presso la Corte d’Appello di Catanzaro, in occasione della due giorni di studi e approfondimento sul sistema giustizia, organizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Magistrati e l’Unità per la Costituzione (Unicost). All’importante incontro prenderanno parte i rappresentanti Istituzioni calabresi e le forze dell’ordine. Continua la lettura di Prima riunione in Calabria del Consiglio Superiore della Magistratura

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Carcere, una tortura quotidiana

di Paolo Hendel

Alla voce “carcere” leggo sul vocabolario: “Stabilimento in cui vengono scontate le pene detentive (Zanichelli)”, “Luogo in cui vengono rinchiuse le persone private della libertà personale per ordine dell’autorità competente (Devoto-Oli)”, “Luogo dove vengono reclusi individui privati della libertà personale in quanto riconosciuti colpevoli di reati per i quali sia prevista una pena detentiva (Wikipedia)”.

La pena quindi consiste nella privazione della libertà. Le sentenze di condanna non dicono: “Caro signore, ti riteniamo colpevole e perciò ti condanniamo a vivere per tot anni chiuso in una cella umida e sovraffollata, in condizioni igieniche disumane, con temperature estive da forno, con impianti elettrici malfunzionanti e magari con qualche bel crollo strutturale dell’edificio di tanto in tanto, il tutto con pochissima attenzione per la tua salute che tanto peggio stai e meglio è, così impari!”

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Il sindaco di Botricello sottoscrive p.d.L. per separare le carrire dei magistrati

Il sistema giustizia è in profonda crisi e un giudice che sia effettivamente terzo, indipendente dall’accusa, rappresenta un primo passo verso la modernizzazione del processo nella direzione della effettività dei diritti dei cittadini“. 
 
E’ quanto dichiarato dal neo eletto sindaco di Botricello, dott. Michelangelo Ciurleo che stamane ha firmato nel Comune da lui amministrato – su sollecito dell’esponente Radicale calabrese Giuseppe Candido – la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare per la separazione delle carriere giudicante e requirente della magistratura dell’Unione Camere Penali Italiane e sostenuta dal Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito.

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Storia dell’amnistia. da Togliatti a di Di Pietro e Borrelli

Storia dell`amnistia da Togliatti ai giorni di Di Pietro e Borrelli

di MASSIMO LENSI

(pubblicato oggi, venerdì 14 aprile 2017, su Il Dubbio)

A Pasqua si terrà a Roma la Quinta marcia per l`Amnistia, organizzata dal Partito Radicale. Marco Pannella coniò un`efficace espressione per spiegare l`importanza della clemenza. Egli la invocava per la Repubblica, per rientrare nella legalità e porre fine alle violazioni della Costituzione nella gestione del sistema penitenziario, nella durata dei processi, nell`utilizzo della prescrizione nascosta conseguente all`applicazione discrezionale dell`obbligatorietà dell`azione penale da parte dei magistrati. “Amnistia per la Repubblica” era lo slogan di Pannella. La storia dei provvedimenti di clemenza di un Paese racconta, infatti, più cose di quanto si possa immaginare. Continua la lettura di Storia dell’amnistia. da Togliatti a di Di Pietro e Borrelli

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Garante dei detenuti: Ruffa, militante @RadicalParty prosegue digiuno di dialogo col presidente del Consiglio Regionale #Calabria

Dal 30 giugno 2015 la proposta di legge (la numero 34/10^ del 2015) per istituire in Calabria la figura del “Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale” -a prima firma del Presidente Nicola Irto- giace nelle stanze del Consiglio Regionale della Calabria dimenticata.

Rocco Ruffa, ingegnere e militante del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito – dopo aver sostenuto lo sciopero della fame di Rita Bernardini che lo ha poi interrotto per l’incontro con il ministro Orlando – prosegue la sua azione non violenta per chiedere una cosa molto semplice, ma evidentemente complessa per la politica calabrese: sapere che fine ha fatto la proposta di legge per istituire il Garante calabrese dei detenuti e perché, arenata in commissione dal trenta maggio 2015, non la si porta in aula per discuterla. Ricordiamo che la proposta di legge regionale per istituire la figura del Garante delle persone private della libertà personale fu presentata dall’allora consigliere regionale Nicola Irto il 13 maggio del 2015, arrivata in commissione di merito di è fermata lì il 30 giugno dello stesso anno. Pare manchi, da due anni, la scheda tecnico finanziaria.

La sua “azione nonviolenta” consiste – come lo stesso Ruffa spiega ai microfoni di Radio Radicale – in 4 giorni consecutivi di sciopero della fame con l’aggravio di un giorno di sciopero della sete ogni settimana: questa settimana si concluderà alla mezzanotte di venerdì 17 o anche prima se le persone alle quali è rivolto il mio appello vorranno prestare ascolto alla mia richiesta.

Di seguito l’audio dell’intervista a Rocco Ruffa che nei giorni scorsi aveva scritto una lettera aperta al presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Nicola Irto.

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In sciopero della fame per istituire il garante dei detenuti

Ruffa (Partito Radicale): proseguo sciopero della fame perché si discuta legge regionale sul garante dei detenuti.

<<Mentre il progetto di legge regionale per l’istituzione del garante dei detenuti marcisce ormai da due anni nei cassetti della partitocrazia calabrese, personalmente continuerò a digiunare per lo Stato di Diritto e perché almeno si discuta la legge che consentirebbe di avere carceri più umane e tese al dettato costituzionale che prevede che la pena abbia come fine la rieducazione e il reinserimento sociale delle persone private della libertà>>. Continua la lettura di In sciopero della fame per istituire il garante dei detenuti

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