Martedì 4 aprile 2017 – Si è svolta a Catanzaro, nell’auditorio del liceo scientifico Enrico Fermi di Catanzaro Lido, l’Assemblea Provinciale della Gilda Insegnanti – Federazione GILDA UNAMS.
Chiamata diretta, nuova formazione obbligatoria, mobilità 2017/18, riforma scuola dell’infanzia, pensionamenti sono le tematiche affrontate nel corso dell’assemblea alla quale hanno partecipato molti docenti della provincia. Di seguito i video degli interventi dei responsabili locali e nazionale, Prof.ri Aldo Trapuzzano, Antonino Tindiglia, Gianluigi Dotti e Rosario Cutrupia. Affollata di docenti la sala, e molte sono state le domande rivolte ai relatori.
Intervento Prof. Aldo Trapuzzano, coordinatore provinciale della Federazione Gilda Unams Catanzaro – Crotone- Vibo Velentia
Abbiamo visto persone anziane che non sapevano dirci neanche il loro nome. Abbiamo visto lo squallore dei passeggi. 20 ore in cella quattro ai passeggi. Queste condizioni non sono rieducazione. Si deve arrivare all’apertura delle celle anche dell’alta sicurezza.
Il Ministro della Giustizia dovrebbe ringraziare la direttrice del Carcere di Catanzaro. A Vibo un clima di carcere punitivo e di rapporti difficili con polizia penitenziaria e direzione.
Palmi, Reggio, Rossano, Vibo e Catanzaro. Ancora tante le criticità riscontrate. Dai detenuti un caloroso “FORZA MARCO”.
a cura di Giuseppe Candido (*)
Dopo il tour natalizio nelle carceri calabresi, venerdì Santo, sabato e domenica di Pasqua, – grazie alle autorizzazioni del Vice Capo del DAP Massimo De Pascalis rilasciate grazie a Rita Bernardini che, intanto, visitava le carceri abruzzesi, – in Calabria, una delegazione del Partito Radicale Nonviolento ha effettuato visite ispettive in cinque diverse carceri calabresi. Venerdì santo, Gianpaolo Catanzariti, Santo Cambereri e Caterina Siclari hanno iniziato la “Via Crucis” da quello che, per condizioni strutturali e di sovraffollamento, Catanzariti ha definito il “Golgota delle carceri reggine”. Sabato santo, discesa agli inferi, mentre Catanzariti visitava il carcere di Reggio Calabria con Santo Cambereri, Anna Siclari e Giovanni Rossi, e mentre il ministro della giustizia con quattro detenuti andava a trovare Marco Pannella, il sottoscritto, coi compagni Rocco Ruffa, Nadia De Bortoli, Ernesto Biondi e Claudio Scaldaferri (in sciopero della fame e della sete e con la sua grossa stella gialla), siamo stati con gli ergastolani ostativi della Casa di Reclusione di Rossano Calabro ribattezzata dai detenuti la “Guantanamo” italiana per la presenza di un braccio in cui ci sono immigrati ritenuti affiliati all’ISIS. Domenica di Pasqua, con Rocco, Claudio, Gernando Marasco e Francesco Pacile’ siamo stati in visita al carcere di Vibo Valentia la mattina e nel carcere di Catanzaro il pomeriggio. In tutti gli istituti visitati, dai detenuti, ci sono stati calorosi applausi e un coro unanime: “forza Marco, resisti”. Continua la lettura di Report dei #Radicali sulle visite di Pasqua nelle carceri calabresi→
“Dall’illecito all’uso terapeutico della cannabis”.
E’ il titolo del convegno che si svolgerà a Catanzaro, presso la sala della Provincia di Catanzaro in piazza Luigi Rossi, sabato 14 giugno dalle ore 9,30.
L’incontro, cui parteciperà pure la segretaria di Radicali Italiani, On.le Rita Bernardini, è stato voluto dalla Cooperativa sociale “La Cura” in collaborazione con l’Associazione Ra.Gi. Onlus ed è stato accreditato dall’ordine degli avvocati e dei medici.
Per Antonello Talerico, avvocato Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, nonché organizzatore, unitamente ad altre associazioni, del Convegno e portavoce dell’Associazione “La cura”, è possibile affermare che:
“Per la prima volta in Calabria è stato organizzato un evento su un tema molto discusso, ma poco conosciuto, invitando al tavolo dei lavori importanti relatori appartenenti al mondo scientifico e giuridico. Dal dibattito di Catanzaro usciremo sicuramente con una visione aggiornata dell’argomento e con una sempre maggiore consapevolezza che la tutela dei diritti passa necessariamente dal confronto e dalla cultura dell’ascolto, ovvero dalla conoscenza della materia sotto ogni profilo ed aspetto”.
Il convegno è aperto a tutti e ha un duplice obiettivo: far conoscere anche in Calabria i risultati della letteratura medico scientifica che dimostrano l’efficacia dei farmaci a base del principio attivo della Cannabis, Thc, per molte malattie e, in secondo luogo, sollecitare e sensibilizzare il mondo politico regionale nella realizzazione anche in Calabria di una legge per predisporre le misure necessarie che permettano l’utilizzo di cannabinoidi nel caso di malattie come sclerosi, Sla, Parkinson, malattie oncologiche.
Dopo i saluti istituzionali e quelli del portavoce della “Cura” avvocato Antonello Talerico e della portavoce della Ra.Gi. dott.ssa Elena Sodano, ad aprire i lavori dell’incontro sarà Gianpiero Tiano, vicepresidente dell’Associazione nazionale cannabis terapeutica e che è stata la prima persona in Italia che, a seguito di un gravissimo incidente, ha iniziato a curarsi facendo uso di medicinali il cui principio attivo è l’infiorescenza della sativa e che relazionerà sul tema: Cannabis Terapeutica la situazione italiana tra promesse e difficoltà.
Seguiranno gli interventi del dott. Camillo Falvo, Giudice presso il tribunale di Messina, che parlerà della “Responsabilità penale nell’uso terapeutico“; del dott. Domenico Bosco, Neurologo e Direttore F.F. presso l’ Ospedale di Crotone che tratterà de “Gli effetti della cannabis nelle malattie neurologiche“.
Graditi ospiti della giornata saranno alcuni membri del direttivo de “LapianTiamo” , Cannabis Social Club Racale Lecce, un’associazione no profit formata da persone affette da malattie neuromuscolari che per la prepotente urgenza dei malati promuove l’uso terapeutico della canapa medicinale attraverso la coltivazione e l’approvvigionamento ai pazienti affetti da patologie come sclerosi multipla, cancro, dolore cronico, sla, parkinson, glaucoma e tantissime altre, fornendo supporto informativo e morale ai malati che devono convivere quotidianamente con i sintomi di malattie gravi e che con l’aiuto del comitato medico-scientifico incentivano attivita’ di ricerca sui vantaggi della canapa medicinale.
Parteciperanno infatti Willy Verardi che racconterà l’esperienza dell’associazione LapianTiamo” e Lucia Spiri che racconterà cosa significa “Curarsi con la Cannabis”.
Concluderà la giornata l’On.le Rita Bernardini, Segretaria dei Radicali Italiani, che da anni si batte per la legalizzazione.
Hanno garantito la loro presenza l’on .Piero Aiello – NCD e On.le Mimmo Talarico – Consigliere Regionale del PD.
Attualmente sono otto le regioni in Italia che attraverso un proprio disegno di legge hanno legalizzato l’uso della marjuana a scopo terapeutico – afferma l’avvocato Talerico de “La Cura”, la Sicilia grazie alla sensibilità dell’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino, sorella del celeberrimo magistrato Paolo, e poi Puglia, Toscana, Liguria, Veneto, Lombardia, Piemonte.
Vorremmo che anche in Calabria ci fosse la sensibilità e la possibilità di realizzare un disegno di legge che possa legalizzare e consentire l’uso terapeutico della cannabis sativa”. Nel resto d’Europa ne è consentito l’utilizzo medico. In Italia è stato presentato il ddl da parte di Luigi Manconi (PD) che ha lo scopo di riallineare l’Italia a quanto già avviene in Europa e nel Nord America. L’obiettivo del disegno di legge sull’uso terapeutico della cannabis è di semplificare e rendere accessibile ai pazienti il ricorso a quei farmaci a base cannabinoide, che nell’esperienza scientifica hanno dimostrato di avere una notevole efficacia. Il governo Renzi inoltre ha dato il via libera all’uso della cannabis a scopo terapeutico. Il Consiglio dei Ministri infatti ha deciso di non impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale la legge regionale abruzzese “n. 4 Del 04 gennaio 2014, che disciplina le “modalità di erogazione dei farmaci e dei preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche”. La norma prevede che i “medicinali cannabinoidi possono essere prescritti, con oneri a carico del Sistema sanitario regionale, da medici specialisti del Ssr e da medici di medicina generale del Ssr, sulla base di un piano terapeutico redatto dal medico specialista”.
Nel pomeriggio Rita Bernardini e i Radicali proseguiranno la giornata con una assemblea regionale che si terrà presso l’agriturismo Trigna di Lamezia Terme.
Catanzaro, 22 gennaio 2014 – Tempestivamente catturato, dopo pochi minuti dal fatto, l’autore di un “furto con destrezza”.
Dopo essersi disfatti di una borsa, anche questa oggetto di un furto precedente, due persone a bordo di un’auto, in via Pascali del centro cittadino alle ore 11.30 circa, hanno sottratto la borsa, questa volta con dentro del denaro (poi recuperato) ad una donna. Fatale per i due è l’essere tornati indietro per recuperare la prima borsa di cui si erano frettolosamente disfatti. Ad attenderli hanno trovato gli agenti della Polizia Stradale di Catanzaro nel frattempo allertata da alcuni passanti che avevano chiamato le forze dell’ordine. Uno dei due malviventi, a piedi, è riuscito a darsi alla fuga mentre il secondo (A.B.) è stato tratto in arresto con l’accusa di “furto con destrezza” e “ricettazione” per la prima borsa di cui non è stata rilevata la flagranza del reato, ma anche questa oggetto di un furto effettuato poco prima su viale dei Normanni e denunciato da un docente. Un’operazione, quindi, caratterizzata da una tempistica da record effettuata dalla Polizia Stradale di Catanzaro diretta dal dott. Gianluigi Crusco e che ha consentito non solo di arrestare uno dei due responsabili ma, soprattuto, di recuperare tempestivamente la refurtiva sottratta alla donna assieme alla borsa del precedente furto di proprietà di un docente al quale è stata riconsegnata.
il 10 dicembre a Cropani, nella frazione marina, nella chiesa di San Marco alle ore 17:00, un’ iniziativa pubblica tesa a mandare un segnale forte agli imprenditori
Dal 10 ottobre di quest’anno è operativo a Catanzaro il coordinamento di “Libera-Associazioni, nomi e numeri contro la mafia”.
È quanto si legge in una nota di Donatella Monteverdi, coordinatrice delle attività dell’associazione “Libera” per la provincia di Catanzaro. L’intento che ha mosso i promotori è quello di dotare anche questa parte della Calabria di un punto di riferimento orientato a sollecitare l’impegno della società civile nella lotta alle mafie e nello stesso tempo promuovere la legalità e la giustizia.
Contemporaneamente alla nascita del coordinamento, grazie alla disponibilità della Camera di Commercio di Catanzaro, è stato attivato lo sportello della legalità “SOS Giustizia” – Servizio di ascolto e di assistenza agli imprenditori. Lo sportello ha cominciato il proprio lavoro ricevendo segnalazioni e richieste di aiuto.
I dati in nostro possesso ci fanno pensare che dall’area ad est di Catanzaro, fortemente interessata al fenomeno dell’usura e del racket, stiano arrivando segnali di disponibilità a denunciare e a collaborare con la giustizia per debellare il fenomeno in un clima, però, di grande insicurezza e di paura.
Abbiamo pensato, allora, che forse è necessario far sentire lì la presenza insieme dello Stato e della Chiesa per dare forza e coraggio alle vittime di queste odiose vessazioni. Il nostro pensiero ha ricevuto il consenso e la disponibilità, in primo luogo, del Vice Presidente Nazionale di Libera don Marcello Cozzi che ha assicurato la sua presenza, e poi da parte di autorevoli rappresentanti istituzionali quali il Prefetto S.E. Raffaele Cannizzaro, il Questore Dott. Guido Marino, Il Procuratore Generale, S.E. Santi Consolo, rappresentanti dei Comandi regionali e provinciali dell’arma dei Carabinieri e della guardia di finanza. Durante l’incontro è prevista la testimonianza di due imprenditori: Rocco Mangiardi di Lamezia Terme e Paolo Strada di Belvedere Spinello vittime di malversazioni.
L’idea è quella di tenere il 10 dicembre a Cropani, nella frazione marina, nella chiesa di San Marco alle ore 17:00, un’ iniziativa pubblica tesa a mandare un segnale forte agli imprenditori ed alle popolazioni di quell’area e ad attestare la presenza della Stato la solidarietà e vicinanza del mondo religioso e dell’associazionismo, attraverso atti di testimonianza e condivisione.
Esiste un giudice a Berlino? Si, nella Gilda a livello nazionale esiste. Ma andiamo con ordine per raccontare una storia che i colleghi iscritti devono pure conoscere. E’ giusto che sappiano nell’ottica del “conoscere per deliberare” di enaudiana memoria.
Il tutto inizia quando chi scrive, dopo essere stato eletto membro della direzione provinciale della Gilda degli insegnanti durante il congresso provinciale del maggio del 2012, chiede di poter prendere visione degli ultimi bilanci consuntivo e preventivo approvati dalla direzione e che non erano stati resi pubblici agli iscritti durante l’assemblea provinciale.
A tal fine ricordo che, ai sensi dell’art. 6 del regolamento d’attuazione dello statuto della Gilda degli insegnanti, il bilancio preventivo e consuntivo approvati dalla direzione provinciale, ogni anno entro il primo bimestre, “sono a disposizione di tutti i soci”. O almeno dovrebbero.
Dopo avermi risposto che non potevo vedere i bilanci di quando non ero ancora membro del direttivo, il coordinatore provinciale Prof. Tindiglia, su segnalazione di due iscritti non eletti al congresso, propone al direttivo di dichiararmi “incompatibile con la carica di dirigente sindacale della Gilda” perché, a suo dire, il sottoscritto è dirigente pure in un altro sindacato.
Il 22.01.2013 il Prof. Tindiglia convoca il direttivo provinciale che decide a maggioranza di dichiarami incompatibile nonostante avessi prodotto, sin da subito, una mia personale dichiarazione, sostitutiva di atto notorio, attestante che il sottoscritto non ricopriva nessuna carica in altri sindacati, né partiti politici, già dal dicembre 2011. Niente, per loro rimango incompatibile.
E neanche il ricorso ai probiviri provinciali sortisce effetti positivi perché, nonostante anche lì con voto a maggioranza, il collegio rigettò il mio ricorso. Il professor Tindiglia gli aveva addirittura presentato una relazione circa la mia decadenza nella quale si legge testualmente che “quanto riportato nella relazione del Prof. Candido (intendendo la mia auto dichiarazione) difforme dai fatti esposti, sono solo illazioni che saranno esaminate attentamente per una maggiore tutela”.
Solo illazioni, dunque. Tindiglia ha il coraggio di scrivere pure di aver “accertato anche che il prof, Giuseppe Candido è componente la segreteria nazionale e regionale del Partito Radicale”. Per cui, per Tindiglia, esisteva addirittura una doppia causa per la mia incompatibilità. Purtroppo per Tindiglia però, anche questo è risultato essere falso. Un’altra menzogna utilizzata ancora nel tentativo di screditarmi e togliersi dai piedi chi aveva avuto il “torto” e l’ardire di chiedere di vedere i bilanci, di come, cioè, si spendono i circa 50.000 euro che, ogni anno, entrano nelle casse lametine della Gilda degli insegnanti di Catanzaro, sulla base delle trattenute operate sugli stipendi dei circa 700 colleghi iscritti. Incompatibilità false per togliermi dai piedi che però, il prof. Tindiglia, sostiene spregiudicatamente di aver addirittura “accertato”. Se è vero infatti che il sottoscritto è stato componente del comitato nazionale di Radicali italiani nel 2008 e nel 2009, è pure vero – come facilmente verificabile su tutti i siti ufficiali – che, dopo quella data, non ho più avuto nel partito radicale, dove tutt’ora milito, né in altri partiti nessuna carica per nomina né elettiva.
Lo scorso 28 settembre, finalmente, il giudizio definitivo: il collegio nazionale dei probiviri della Gilda degli insegnanti, al quale mi ero rivolto ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto dell’associazione, ha disposto “l’annullamento della delibera del 22.01.13 del direttivo provinciale della Gilda degli insegnanti di Catanzaro con conseguente reintegro del suddetto professore quale membro del direttivo in questione perché”, come loro stessi scrivono, “è stato rilevato che al momento dell’assunzione dell’incarico di membro del direttivo, no
n sussisteva alcuna causa di incompatibilità, ai sensi dell’articolo 8 (dello Statuto ndr), e men che meno alcuna situazione di ineleggibilità“.
Giuseppe Candido (membro reintegrato direzione provinciale di Catanzaro della Gilda degli insegnanti)
Ieri pomeriggio, nonostante il vento e la pioggia che un po’ c’hanno limitato nel numero, non solo abbiamo raccolto le firme per tb ed eutanasia legale ma abbiamo avuto anche l’adesione di Antonio Giglio e Roberto Guerrero, rispettivamente capogruppo in Consiglio Comunale di Sel e dei Socialisti ecologisti per la raccolta firme per i 5 referendum (divorzio breve, 8×1000, droghe, immigrazione clandestina e finanziamento pubblico partiti). Dal prossimo 8 giugno quindi partirà anche a Catanzaro, come in tutta Italia, la raccolta delle 500.000 firme necessarie per ciascun quesito referendario!
Intervista a Paolo Parentela, Deputato catanzarese del Movimento fondato da Beppe Grillo / Dalla Camera al tavolino con disinvoltura perchénon siamo gente che fa politiche dietro il computer
di Giuseppe Candido
Lo scorso 15 marzo il nuovo Parlamento della XVII legislatura si è ufficialmente insediato e, tra la schiera dei nuovi eletti del Movimento 5 Stelle, c’è anche il neo Onorevole Paolo Parentela, attivista grillino del movimento catanzarese che, non stanco della settimana parlamentare appena trascorsa e che tra l’altro li ha visti impegnati nell’occupazione nonviolenta della Camera dei Deputati per chiedere l’istituzione delle Commissioni Parlamentari subito, sabato 13 aprile alle 17 e 30, è a Catanzaro, in Piazza Prefettura, insieme agli altri attivisti per “mantenere il contatto con la gente” e far conoscere ai cittadini il “piano rifiuti zero” che il movimento propone per la Calabria per uscire dall’emergenza rifiuti che dura ormai da 16 anni.
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Per abolire la miseria anche in Calabria, il Movimento 5 Stelle cosa propone adesso che è in Parlamento?
I punti prioritari che stiamo mettendo in chiaro, soprattutto in questo periodo d’avvio di legislatura, sono i famosi 20 punti dell’agenda Grillo che abbiamo “sbandierato” durante la campagna elettorale. E tra questi c’è, ovviamente, il reddito di cittadinanza che riteniamo fondamentale per far ripartire tutto il Paese e, assieme, la Calabria che, come tutti sappiamo, ha livelli di disoccupazione alle stelle! Soprattuto quella giovanile. Dare l’opportunità, anche ai cittadini Calabresi, di avere un reddito di cittadinanza e non farli arrivare alla miseria. In modo tale da dargli una boccata d’aria, un po’ d’ossigeno a chi ne ha più bisogno. E da li poi ripartire dandogli la possibilità, anche attraverso dei corsi di formazione, in quei settori che, come movimento, riteniamo siano fondamentali per la Calabria: il turismo e l’agricoltura. Sul Piano nazionale stiamo dando priorità ai famosi 20 punti dell’agenda Grillo: reddito di cittadinanza, abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e rimborsi elettorali, la possibilità di fare un referendum sull’euro, l’abolizione delle Province e tutti gli altri punti che sono pubblicati sul blog di Beppegrillo.it.
E sulla scuola pubblica? Il M5S ha nel programma l’abolizione di tutti i provvedimenti sulla scuola fatti a partire dalla riforma “Gelimini” in poi. In pratica volete abolire i tagli alla scuola fatti in questi anni: questi punti credi potranno essere attuati in questo parlamento o credi che si dovrà metterli in un secondo piano?
No, assolutamente. L’abolizione dei tagli alla riforma Gelmini che abbiamo promesso non saranno messi in un secondo piano: saranno sicuramente attuati. Adesso stiamo dando soltanto delle priorità che, appunto, sono i famosi venti punti: subito dopo lavoreremo su tutti gli altri punti che sono necessari per lo sviluppo di questo Paese. Siccome ci dicono sempre da dove prendiamo i soldi, allora stiamo cercando di recuperare la fattibilità economica per queste proposte. Una volta che avremo fatto questi tagli selettivi e mirati sulla spesa pubblica potremo pensare di attuare anche le nostre proposte per quanto riguarda l’Istruzione e la ricerca. Per esempio abolendo le spese militari, da li possiamo ricavare un grande budget per finanziare la ricerca e la scuola pubblica. Questa la nostra visione, che non è da qui a domani, ma da qui a trent’anni. Cerchiamo di guardare ai problemi con una visione più aperta e ampia.
I Parlamentari del Movimento 5 Stelle rinunciano a una parte dello stipendio ma lavorano anche il sabato? Dopo una settimana alle Camere con occupazioni e dirette streaming, oggi sei qui in Piazza Prefettura, a Catanzaro, a raccogliere firme con gli altri attivisti del movimento. Un metodo di lavoro?
Ma è normale! Ovviamente noi ci teniamo a rimanere sempre in contatto col territorio anche per contrastare l’accusa che ci rimuovono un po’ tutti: dicono che siamo sempre dietro un computer e facciamo la nostra attività politica solo dietro una tastiera. Questo evidentemente non è vero perché già da prima di venire eletti, da quando abbiamo costituito i Meetup, noi siamo sempre stati sul territorio con i nostri banchetti, come nel caso dei V Day, e come per tutte le altre lotte che facciamo sul territorio. Lo abbiamo fatto e lo continueremo a fare non solo in campagna elettorale ma, soprattutto, dopo la campagna elettorale. Sempre, perché vogliamo mantenere questo rapporto sul territorio e io, siccome avevo l’opportunità di scendere (in Calabria ndr) per questo fine settimana, sono venuto.
E state raccogliendo le firme per …
Le firme le stiamo raccogliendo per avviare la petizione contro la situazione attuale dei rifiuti. Siamo in emergenza da più di quindici anni, abbiamo speso più di un miliardo e mezzo di euro per non risolvere il problema, e abbiamo consegnato alle amministrazioni comunali e al Consiglio regionale, la nostra proposta in materia di rifiuti che, lo voglio ricordare, è una proposta che va verso l’obiettivo “rifiuti zero”; una strategia che non ci siamo inventati noi su due piedi ma che sta già prendendo piede in molte parti del nostro pianeta ed è facilmente attuabile!
Un modello di ciclo integrato senza inceneritori?
Per noi si può fare una politica che consideri i rifiuti non più un problema ma una risorsa. Si può fare, con la riduzione dei rifiuti alla fonte, la raccolta differenziata porta a porta e il trattamento meccanico biologico a freddo per la parte non differenziabile in alternativa agli inceneritori. Per noi si può fare e, proprio da questo settore, si possono trarre opportunità di lavoro “verdi” soprattuto per i giovani calabresi.
Ringraziamo Paolo Parentela per la sua disponibilità e gli facciamo i nostri migliori auguri per un mandato parlamentare di giustizia e libertà