Gilda insegnanti

La Gilda insegnanti critica cambiamento rotta governo su relazioni sindacali e propone istituzione di un comparto unico per tutti i prof

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Salerno, 16 maggio 2014, Rino Di Meglio durante l’assemblea nazionale della Gilda degli insegnanti. Fonte: GildaTV

Una rivoluzione vera e logica: la riorganizzazione dei comparti in base alla funzione che uno esercita e non in base a dove lavora …

servizio video GildaTv.it

Trascrizione del testo e sintesi a cura di Giuseppe Candido (*)

Si è svolta a Salerno, lo scorso sedici maggio l’assemblea dei delegati nazionali della Gilda degli insegnanti.

Assemblea nazionale NO STOP, è il titolo dato alla tre giorni di dibattito e di critiche verso le recenti scelte del governo.

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Un momento durante l’assemblea a Salerno Fonte: GildaTV.it

Rino Di Meglio, coordinatore nazionale del sindacato dei docenti e dei lavoratori del comparto scuola “Federazione Gilda-Unams“, ha chiaramente denunciato il cambiamento di rotta del governo di Matteo Renzi intenzionato ad azzerare le relazioni sindacali.

“..La situazione dei rapporti sindacali con il ministero, – ha spiegato Di Meglio – siamo difronte a un grande cambiamento sia da parte del governo in generale, sia da parte della politica all’interno del ministero dell’istruzione. Qual’è il cambiamento? Il nuovo governo ha annunciato e attuato la fine della concertazione sindacale. E questo sta succedendo un po’ da per tutto (nei diversi comparti, ndr). … Non c’è più convocazione pubblica delle parti sociali da parte del ministro“.

Poi Di Meglio ha parlato del suo recente incontro, in qualità di rappresentante della Confederazione, col ministro della funzione pubblica, Madia:

Un incontro informale in cui ci siamo presentati, abbiamo scambiato le nostre idee. …

Il coordinatore Rino di Meglio spiega ai delegati di aver proposto al ministro della funzione pubblica una “rivoluzione della prevista riorganizzazione dei comparti del pubblico impiego. In pratica, la proposta della Gilda, oggi trasposta anche a livello di confederazione rappresentativa nei vari comparti del pubblico impiego, è quella dell’istituzione di un comparto unico della docenza in cui far confluire tutti i docenti di ogni ordine e grado:

“Siccome c’è in ballo … la riduzione dei comparti del pubblico impiego voluto da Brunetta” – spiega ancora Di Meglio – “ne ho approfittato anche a livello di confederazione e ho detto al ministro: visto che dovete fare solo quattro comparti, è l’occasione buona per una rivoluzione vera e logica. E cioè: fate un comparto dove stanno quelli che insegnano nella scuola, nell’Università, negli altri enti (di formazione, ndr); un comparto dei “tecnici” dove ci mettete dentro i tecnici delle varie amministrazioni e un comparto per gli impiegati (oltre a quello della sanità, ndr). Cioè, visto che bisogna fare questa riduzione, invece di farla in base al luogo dove uno lavora, fatela in base alle funzioni che uno esercita”.

Poi Di Meglio ricorda come, ogni volta che qualche governo si è mostrato favorevole alla proposta di un contratto specifico per gli insegnanti (che la Gilda in realtà propone come federazione di comparto da molti anni), poi le cose sono andate diversamente. Questa proposta, ribadisce Rino Di Meglio, sarà sostenuta anche a livello di confederazione, fino all’ultimo e, ha aggiunto:

“Vi garantisco che anche a livello di confederazione non firmerò nessun accordo che sia diverso da questa proposta che ci porti a ottenere il comparto della docenza”.

Poi, durante il corso della tre giorni, si è parlato di precariato, politiche sindacali, recupero degli scatti del 2012 e persino delle politiche sinora attuate per gli alunni con bisogni educativi specifici (BES).

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(*) Giuseppe Candido è dirigente provinciale Gilda insegnati Catanzaro, Fed. Gilda Unams-Calabria

 

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