Vittorio De Seta a Briatico durante la consegna della cittadinanza onoraria

Vittorio De Seta …era anche cittadino di Briatico

di Franco Vallone

Vittorio De Seta a Briatico durante la consegna della cittadinanza onoraria
Vittorio De Seta a Briatico durante la consegna della cittadinanza onoraria

Era arrivato a San Costantino di Briatico in un assolato pomeriggio d’estate, accompagnato dal suo fidato amico Giuseppe Candido, intellettuale e suo compaesano di Sellia Marina. Lui, il regista siculocalabrese Vittorio De Seta , il mitico maestro del cinema documentaristico, uomo taciturno, schivo e assai riservato ma con gli occhi sempre vispi, attenti, con uno sguardo aperto a 360 gradi, in quella serata da mito di due anni fa avanzava sicuro con passo veloce, salutava cordialmente e velocemente tutti coloro che erano arrivati fin qui per conoscere lui e il suo sguardo magico, per un autografo, una foto ricordo con il regista. Davvero una serata da mito quella vissuta dal piccolo paese di San Costantino di Briatico. La piazza intitolata al folklorista Raffaele Lombardi Satriani era stracolma di gente con il Maestro seduto in prima fila nell’attesa di ricevere la cittadinanza onoraria del comune di Briatico. Ed in quella bella piazza, tra i relatori sulla pedana e tra gli ospiti della numerosa platea, c’era anche un filo rosso che univa, nel rispetto delle più assolute diversità culturali, di passioni, di lavoro e di percorsi. Tanta cultura si era incontrata quella sera a San Costantino di Briatico sotto un cielo stellato e sotto l’antico palazzo baronale che era, ed è, esso stesso, baluardo della cultura con un vissuto stracarico di personalità forti e generazionali della famiglia Lombardi Satriani che da sempre traccia il territorio, con Alfonso fotografo colto e appassionato, con Nicola, con Raffaele uno dei pionieri della ricerca demologica, ed oggi con l’antropologo Luigi M. Lombardi Satriani.

C’era anche lui, quella sera, a raccontare e relazionare proprio sotto casa, davanti al portone blasonato, sotto finestre e balconi illuminati dalle quali s’intravedono testimonianze di culture passate, libri, icone e stampe antiche, giganti, quadri, sculture, terrecotte e ritratti di avi antichi. In platea tantissima altra bella gente, cultori, studiosi, appassionati di cinema e ricercatori. C’era Teresa Landro del circolo del cinema di Parghelia, il glottologo Michele de Luca, la regista Ella Pugliese, autrice de “I Gigantari” e reduce di un film girato nella lontana Cambogia, c’era il ricercatore Michele Romano, Vera Bilotta del Circolo del Cinema Lanterna Magica di Pizzo e tanti altri, tra studenti universitari, ricercatori e appassionati della Calabria. L’associazione di Volontariato Culturale “Non Mollare” di Pannaconi di Cessaniti assieme al Comune di Briatico, con la collaborazione de “Le Stanze della Luna” di Vibo Valentia, dell’Associazione “Eleutheria” di San Costantino di Briatico e del Centro Servizi per il Volontariato di Vibo Valentia, sono riusciti ad organizzare e concretizzare, quella sera, davvero un importante evento culturale che aveva come traccia “Il Mondo Perduto”, un omaggio al regista cinematografico, al Maestro De Seta. A presentare quella serata la giornalista Rita Taverna, a  porgere i saluti Francesco De Nisi, Presidente della Provincia di Vibo Valentia; l’allora sindaco di Briatico con l’Assessore alla Cultura, Agostino Vallone, il vice presidente dell’Associazione Eleutheria e il sindaco junior Maria Joel Conocchiella; Tra gli interventi quello dell’antropologo Luigi M. Lombardi Satriani, dello stesso De Seta, della regista Ella Pugliese; dell’ex assessore al turismo della Provincia di Vibo Valentia, Lidio Vallone e di Giuseppe Candido e Filippo Curtosi. Nel corso della serata erano stati proiettati in piazza alcuni documentari di Vittorio De Seta, a cura di Giuseppe Imineo, l’ultimo cinematografaro itinerante della Calabria, arrivato a San Costantino con il suo vecchio furgone sgangherato ma attrezzato di tutto punto per proiettare sul telo bianco steso al vento e alle stelle delle notti estive calabresi, un furgone con tanto di trombe amplificate montate sul tettuccio che servivano per richiamare la gente in piazza, per amplificare l’audio delle proiezioni e per pubblicizzare ancora una volta il film in programma: “stasera in piazza proietteremo “il Mondo Perduto”, una bella raccolta di film del grande Vittorio De Seta”.

 

Vittorio De Seta e Luigi Maria Lombardi Satriani a Briatico durante la proiezione dei documentari de "Il Mondo perduto"
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