Grillo dice che si tratta di un golpe. Sicuramente esagera ma la partitocrazia ce l’ha fatta a mettersi d’accordo per evitare di eleggere a Presidente della Repubblica Stefano Rodotà che molti cittadini, non solo i Parlamentari del M5S e i loro elettori, avrebbero voluto come nuovo Presidente. Si è scelto di non cambiare e di farlo nella speranza, magari, di formare un “governo del Presidente” sostenuto da “grandi intese”, ma composto da politici (magari escludendo quei parlamentari SEL e M5S che l’hanno votato). Napolitano, che sull’amnistia avrebbe senz’altro potuto fare un chiaro messaggio alle Camere, è stato però un grande Presidente e che abbiamo ringraziato già in passato e lo rifacciamo per averci rappresentato, ufficialmente, i sensi della sua considerazione. Siamo sicuri che sarà anche in futuro un ottimo Capo dello Stato.
Ma durerà sette anni oppure è un mandato a termine quello di Napolitano vista la sua indisponibilità fino a ieri cambiata solo per senso di responsabilità? Fino a quando durerà? Fino a quando non si potrà andare a votare un nuovo Parlamento con una legge elettorale riformata? E’ senz’altro presto per dirlo. Laura Boldrini, Presidente della Camera eletta nelle liste di Sinistra Ecologia e Libertà, accenna quasi una lacrima quando proclama l’elezione e, tra gli applausi dei 738 grandi elettori di 1007, annuncia che andrà a comunicare il risultato al neo (ri) eletto Presidente Giorgio Napolitano. E’ la prima volta che succede nella storia della Repubblica che un Presidente sia rieletto. “Mi atterrò scrupolosamente alle mie funzioni Costituzionali”, dice subito. Per PierBersani (come è in voga chiamarlo nel blog di Grillo) e il PD, dopo quella delle elezioni del febbraio 2013, questa della vicenda del Presidente è stata una batosta insopportabile è ha già annunciato, insieme a Rosy Bindi, che si dimetteranno dagli incarichi di partito (Solo? Continuando a candidarsi alle prossime politiche?). Hanno fatto fuori prima Marini e poi Prodi (sic!). La domanda che molti giornalisti non hanno osato fare a Bersani e che ci permettiamo noi di fargliela è: perché no Stefano Rodotà? Beppe Grillo, dopo aver annunciato il suo arrivo a Roma in serata lancia l’hashtag #TuttiaRoma per convocare una manifestazione di protesta davanti Montecitorio, poi ci ripensa con Tweet e dice che non potrà essere a Roma. Ma il Prof. Rodotà, che anche noi di Abolire avremmo voluto Presidente, placa gli animi dicendo da subito che i dissensi è giusto esprimerli ma nel luogo istituzionale opportuno. Insomma, dopo l’accordo fallito su Marini e Prodi, la confluenza dei voti dei Grandi elettori si è concentrata sulla persona di Napolitano che aveva confermato la sua disponibilità con una nota ufficiale alle 15 di oggi, ma l’Italia non ha ancora trovato soluzione ai suoi veri problemi: lavoro, riforme, giustizia. Tutte cose che sono passate in secondo piano. Una cosa è però certa: il prossimo Presidente della Repubblica, magari con poteri rinnovati costituzionalmente, gli italiani lo vogliono scegliere loro. Chissà, magari esce una sorpresa: Emma Bonino primo Presidente della Repubblica, donna ed eletta direttamente dai cittadini. A questo link il file l’audio del I discorso del neo (ri) eletto Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano

