“La donna”: periodico di sole donne.

di Maria Elisabetta Curtosi

Quando si lacerano le trame che reggono gli “status quo” sociali e culturali emergono, nuovi soggetti. Questo accadde anche per l’informazione. Nel periodo del Risorgimento italiano, molto fecondo di riproduzione editoriale, apparve una pubblicazione fuori dal comune: << La donna>>. Era un quindicinale diretto e redatto completamente da sole donne. Inizialmente la pubblicazione uscì a Venezia poi a Padova e per finire a Bologna. Il primo numero è del 1868 e l’ultimo del 1887. Veniva finanziato solo con i proventi delle vendite ed eventuali offerte personali. L’obiettivo era “ l’emancipazione della donna come condizione fondamentale di incivilimento umano, di progresso morale, civile e politico, di riequilibrio sociale, di evoluzione democratica a livello non solo nazionale ma mondiale”. Il direttore  questo periodico fu Gualberta Adelaide Beccari, mazziniana. Secondo il direttore  era importante unire ad un’informazione, quanto più ampia possibile, un severo impegno culturale (letterario, scientifico, artistico e politico); tra le collaboratrice vi erano Malvia Frank di Treviso, Luisa Tosko di Torino e Anna Maria Mozzoni di Milano.

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