di Simona Tulelli*
Se non ci fossero in giro tutte queste persone “scalze” (per richiamare, con ironia, un gioco di parole che si è diffuso su face book negli ultimi giorni) si potrebbe dire che Catanzaro sta vivendo la sua rivoluzione del gelsomino: una rivoluzione che profuma di gioventù. Come in quella, anche in questa rivoluzione giovanile la Rete, che non è dimensione virtuale ma strumento al servizio dell’azione, è diventata “reticolo”: il reticolo delle strade e dei vicoli di una città che si è improvvisamente riversata nelle strade per sostenere il candidato sindaco Salvatore Scalzo.
Quando mi hanno chiesto di candidarmi nella lista civica Catanzaro Giovane e Democratica il mio primo pensiero è stato quello di una totale estraneità ad una città che, in modo consapevole, vivo da poco meno di un anno. Sì, perché anche io, come Scalzo e come centinaia di giovani Catanzaresi e calabresi sono andata a studiare fuori e fuori sono rimasta per molti anni, con la certezza che non sarei mai più rientrata in Calabria.
Con un pizzico di snobismo ho ricordato la Catanzaro dei miei anni al Liceo, la mancanza di iniziative, l’apatia alcolica dei giovani, la mancanza di luoghi di aggregazione e di mezzi che mettessero in contatto il grande Hinterland fatto di paesi e paesini alla città. Non lo m’hai pensata come una città Catanzaro, un posto che accoglie e offre, ma solo come un agglomerato sferzato dal vento ormai famoso.
Mi sono ricreduta in questi ultimi mesi, forse perché più grande e quindi più capace di cogliere sfumature e dare valore all’iniziativa. E poi Catanzaro è cambiata, un po’. Manifestazioni musicali e centri di aggregazione giovanile, come il centro Polivalente di Via Fontana vecchia dove ho visto ventenni giocare a ping pong e suonare uno sgangherato pianoforte alle due di mattina in un posto dove al massimo puoi bere una Vaffancola o una tazza di te. Sono solo due esempi, qualcuno dirà che è merito di “Tizio” piuttosto che di “Caio” ma quel che ho sentito è il profumo di un’aria nuova. Non sarà gelsomino ma si sente.
E’ una rivoluzione pacifica, ironica ed armoniosa. Pacifico e quasi pacifista è stato il Flash Mob organizzato dalla nuova Catanzaro Giovane e Democratica sabato 7 maggio per le strade del centro cittadino sotto gli occhi divertiti e un po’ stupiti dello struscio del sabato pomeriggio.
Sta per arrivare l’estate, sarà per questo che tanti ragazzi si sono tolti le scarpe e vogliono sentirsi più leggeri. L’estate è la stagione preferita da chi vive sul mare, come noi. E speriamo che la metafora del sole e di un clima più congeniale alla nuova gioventù Catanzarese, che non snobbo più, sia di buon auspicio. Comunque vadano le cose.
* Candidata alla carica di consigliere comunale a Catanzaro
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