Il Partito Democratico secondo Matteo vola sopra al 40%. Una sorpresa? Nessuno se lo poteva aspettare?
A questo link i risultati ufficiali definitivi: http://elezioni.interno.it/europee/scrutini/20140525/E0000000000.htm
In realtà, osservando attentamente i dati pubblicati dal Centro di Ascolto dell’informazione radiotelevisiva, con l’overdose mediatica che i cittadini hanno subito dal PD e dal Premier in prima persona, non era difficile prevederlo. Ma i sondaggi non c’hanno azzeccato.
Il Movimento 5 Stelle, che alle politiche 2013 aveva potuto contare su ben 8 milioni e 691.406 voti pari al 25,56%, per queste elezioni europee, dal suo blog Beppe può lanciare solo 5milioni e 804.810 di grazie (corrispondenti esattamente 2milioni e 886.596 voti in meno!)
In realtà, i voti presi dal M5S sono un po’ meno: il Viminale ne da’ per validi 5milioni e 792.865 (21,6%) contro gli 11milioni e 172.861 (40,8%)!
Tutti davano Beppe a un passo da Matteo, che invece …come notano quelli de Il Fatto quotidiano il dato elettorale parla chiaro:
Trionfo Renzi, ridimensionamento Grillo, delusione Berlusconi. Le elezioni Europee e Comunali si sono trasformate in un vero plebiscito per il Partito democratico, il cui consenso (seppur con i dati ancora parziali) è andato al di là di ogni più rosea aspettativa.
(…) Il Movimento 5 stelle, da più parti indicato come vero spauracchio per il Pd, si è fermato poco sopra il 20% (20,84%), il che significa quasi 22 punti di distacco. Altro che testa a testa, altro che #vinciamo noi: i 5 Stelle sono stati doppiati, il che pone seri dubbi sulla bontà della strategia elettorale di Grillo e company. E se il M5s non ride, Forza Italia è costretta a piangere. L’impatto diSilvio Berlusconi sul voto, infatti, è stato pressoché nullo: Forza Italia è ferma al 15,60%, in netto calo rispetto alle scorse politiche. Netto ridimensionamento degli azzurri e fine definitiva del berlusconismo?
Commosso e determinato. Anche il commento del premier fatto a caldo con un Tweet è altrettanto chiaro:
Il voto alle europee non lascia margini di dubbi.
Il PD è al massimo storico e, secondo il dato ITALIA, fonte Sky, vola sopra un più 14% rispetto alle europee del 2009.
I Numeri … in Calabria: Forza Italia e il Centro Destra resistono più che altrove mantenendo un 19% (FI), il M5S è al 21,46% e diventa così il 2° partito in Calabria dopo il PD che si attesta al 35,8% …
Sotto, il voto alle europee in Calabria provincia per provincia.
I comuni in rosso sono quelli dove il PD è il primo partito, in giallo quelli dove è il M5S a raggiungere il primo posto come partito, in blu quelli in cui il primo partito è Forza Italia in viola Fratelli d’Italia e, in azzurro, quei comuni “fedelissimi” al NCD con cui, in Calabria, è candidato il governatore uscente Scopelliti.
a Catanzaro
a Cosenza
a Crotone
a Vibo Valentia
a Reggio Calabria
a Lamezia Terme
Di seguito, i risultati alle elezioni europee in alcuni comuni calabresi della provincia di Catanzaro.
Nel comune di Catanzaro
Nel comune di Sellia Marina
Nel comune di Cropani, il Partito Democratico (25,7%) è il primo partito seguito dal M5S (22,38%) e da Scelta Europea che, per la presenza di un candidato locale, salta al terzo posto con il 17,52%. Tutti voti persi perché, su base nazionale, Scelta Europea non supera lo sbarramento del 4% arrestandosi allo zero virgola.
Nel comune di Simeri Crichi, invece, è il Movimento 5 Stelle a conquistare l’aureola di primo partito.
Nel comune di Botricello, rimane Forza Italia il primo partito
Al link sottostante si trovano le mappe interattive sul voto alle europee in aggiornamento continuo per tutti i comuni d’Italia sia per le europee e, tra poco, per le amministrative … http://youtrend.it/m/mappa-elettorale/#/c/2013-02-24/r/italy
Se questi saranno i risultati, quello che conviene da subito notare – per un’attenta analisi sulla propaganda di regime – è che, stando ai dati del Centro di Ascolto dell’informazione radiotelevisiva, ciò era perfettamente prevedibile.
Se si tiene conto della sovraesposizione pediatrica consentita a Matteo Renzi come presidente del Consiglio, anche durante i giorni di campagna elettorale ci si accorge della disparcondicio che hanno subito le diverse forze politica.Giudicate voi (in attesa che – a seguito delle denunce dei Radicali – lo facciano la CEDU e le altre giurisprudenze internazionali cui pure i Radicali intendono adire).

Infine, ma non in ultimo, una considerazione non di poco conto: se è vero, come sembra non infondato al Tribunale di Venezia, che la soglia di sbarramento al 4% sia incostituzionale, è prevedibile l’impugnazione dei verbali di proclamazione degli eletti che, invece, terranno conto dello sbarramento vigente. Anche queste elezioni, che di democratico finora hanno visto ben poco, rischiano di concludersi nelle aule dei tribunali che dovranno giudicare la legittimità costituzionale dello sbarramento e della relativa proclamazione degli eletti in parlamento.
Comunque, volendo ricordare le promesse fatte in campagna elettorale, eccone una: “Su una cosa non ho dubbi: o vinciamo, o stavolta davvero me ne vado”.
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