#Rifiuti: discariche, situazione in #Calabria sotto lente Ue

–Commissione chiede piano gestione che rispetti norme europee (Fonte: ANSA 2/12/2014) – BRUXELLES, 2 DIC – La situazione dei rifiuti in Calabria rimane sotto la lente della Commissione europea che si aspetta che le autorita’ regionali adottino al piu’ presto un nuovo piano di gestione che rispetti pienamente le norme comunitarie. E’ quanto emerso da … Continua la lettura di #Rifiuti: discariche, situazione in #Calabria sotto lente Ue

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Rifiuti e veleni in Calabria, Candido (#Radicali): Europa ci condanna per quella che è diventata vera peste ecologica

Lo scorso 3 giugno la Commissione Europea ha chiesto alla Corte di Giustizia di condannare l’Italia a versare somme stratosferiche per le infrazioni riguardanti le discariche abusive di rifiuti pericolosi. La denuncia riguarda oltre 200 discariche abusive disseminate in tutte le regioni italiane che reiteratamente violano le direttive europee a salvaguardia della vita e della salute … Continua la lettura di Rifiuti e veleni in Calabria, Candido (#Radicali): Europa ci condanna per quella che è diventata vera peste ecologica

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Emergenza rifiuti in Calabria: la rete in difesa del territorio chiede che “si dimettano Pugliano e Scopelliti”

di Giuseppe Candido La Calabria non è una pattumiera! Domani, 6 Giugno una giornata di confronto tra comitati, associazioni e movimenti in difesa del territorio, per chiedere le dimissioni dell’assessore regionale all’ambiente e del presidente Scopelliti. Difendiamo la Calabria è una rete di comitati e associazioni ecologiste che si batte per la difesa del territorio. … Continua la lettura di Emergenza rifiuti in Calabria: la rete in difesa del territorio chiede che “si dimettano Pugliano e Scopelliti”

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Il reddito minimo di cittadinanza e, per la Calabria, i rifiuti come risorsa per abolire la miseria

Dalla Camera al tavolino con disinvoltura perché non siamo gente che fa politiche dietro il computer. Intervista a Paolo Parentela, Deputato catanzarese del Movimento fondato da Beppe Grillo. “Reddito di cittadinanza che riteniamo fondamentale per far ripartire tutto il Paese e, assieme, la Calabria … abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e rimborsi elettorali, la possibilità di fare un referendum sull’euro, l’abolizione delle Province … Per la scuola: abolizione dei tagli alla riforma Gelmini …

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Rifiuti, una proposta per uscire dall’emergenza

di Giuseppe Candido Sellia Marina, come Cropani e Botricello e come quasi tutti i comuni calabresi, sta vivendo l’acuirsi del problem a dei rifiuti che straripano dai cassonetti a causa di scelte sbagliate del passato e di un commissariamento per l’emergenza durato 16 anni senza risolvere il problema anzi, in alcuni casi, contribuendo ad aggravarlo. … Continua la lettura di Rifiuti, una proposta per uscire dall’emergenza

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Il nuovo piano Rifiuti della Regione Calabria e l’alternativa agli inceneritori che non c’è

di Giuseppe Candido L’emergenza in Calabria dura da 16 anni e che la questione dei rifiuti sia ormai nel caos più completo è sotto gli occhi di tutti e, personalmente, lo scrivo ormai da anni. La cronaca e l’evidenza ci dà ragione ma, come si dice, la ragione è dei fessi. Già bocciato sonoramente da … Continua la lettura di Il nuovo piano Rifiuti della Regione Calabria e l’alternativa agli inceneritori che non c’è

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In Calabria è caos rifiuti ma la partitocrazia non da’ risposte

Come si può pensare o a sperare neanche minimamente che proprio la stessa classe dirigente che ha, negli anni, causato il disastro rifiuti in Calabria, un’emergenza drammatica che ormai dura da quasi 20 anni e che si acuisce giorno dopo giorno sotto gli occhi di tutti i cittadini calabresi, sia adesso capace di risolvere il problema dei rifiuti con un “nuovo” piano per l’emergenza: 27 pagine in cui neanche compaiono le parole “trattamento meccanico-biologico” …

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Rifiuti, epopea di un disastro annunciato

di Giuseppe Candido
articolo pubblicato su “Il Quotidiano della Calabria” del 19.08.2011

“Chiude la discarica di Alli: è emergenza rifiuti” è titolo che ci dà la notizia come se si trattasse di un castigo divino nei confronti dei calabresi e non già, invece, l’epopea di un disastro annunciato da molti anni e di cui la politica calabrese ha gravi responsabilità. Il tema dei rifiuti e della sua colossale emergenza che in Calabria perdura da oltre tredici anni si interseca, infatti, con quello dei costi della politica e degli sprechi che ad essa sono consentiti sotto quel “camice bianco” dell’emergenza rifiuti che da anni consente la deroga stessa della legalità. (…)

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Una montagna di rifiuti, il ciclo integrato e l’incantesimo degli inceneritori

di Giuseppe Candido
I titoli dei quotidiani non lasciano dubbi: i rifiuti in Calabria sono un bel guaio. Soprattutto con l’avvicinarsi dell’estate, il problema dei rifiuti e della depurazione tornano d’attualità in maniera preponderante. “Quella discarica dimenticata: un vergognoso sipario che deturpa la città” è il titolo di un articolo sul caso di una (ennesima) discarica abusiva a Rossano, ancora abusivamente utilizzata nonostante il sequestro effettuato dalla benemerita in relazione alla presenza di eternit. “Rifiuti pericolosi a cielo aperto” è invece il titolo utilizzato per la notizia del sequestro, a San Gregorio d’Ippona nel vibonese, di una discarica di 300 mila metri cubi in cui venivano abusivamente, manco a dirlo, smaltiti rifiuti pericolosi provenienti dalla demolizione di edifici. Discariche abusive, siti di stoccaggio provvisorio che diventano definitivi e a cui la Regione non riesce a stare dietro con le bonifiche. Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 settembre del 1997 dichiarò lo stato di emergenza nella Regione Calabria in ordine alla situazione di crisi socio-economico-ambientale determinatasi nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Stato di emergenza ambientale che con successivi decreti è stato prorogato sino ad oggi ed allargato anche per la questione della depurazione. Un’emergenza che dura da circa dodici anni e che ancora non vede una soluzione definitiva. (…) Ma se questo è il panorama regionale la domanda è: come uscirne? Come avviare la fine di un’emergenza che dura da dodici anni? Costruendo altre discariche? Nuovi inceneritori? L’alternativa c’è, ma necessita di un salto culturale: si chiama “ciclo integrato dei rifiuti” e prevede, come già accennato, il passaggio da una tassa ad una tariffa sui rifiuti: chi più produce rifiuti più paga. (…) Come scrisse nel 1993 il Wall Street Journal: quello degli inceneritori è (e resta ancora) il metodo più costoso di smaltimento dei rifiuti. Un impianto di trattamento meccanico biologico costa invece il 50-70% in meno di un inceneritore e il materiale che rimane è riutilizzabile come inerte o per produrre combustibile da rifiuti.

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Passeggiando sui rifiuti

La vicenda è nota. Nel crotonese 70 mila m³ di materiale altamente tossico e radioattivo, pari a 350 mila tonnellate, miscelato con polveri provenienti dall’Ilva di Taranto e impastato col cemento, sono stati impiegati, come materiale edilizio, per la realizzazione dei cortili di tre scuole, di alloggi popolari, villette, centri commerciali, strade e perfino di una banchina portuale. Le indagini, avviate nove anni fa, hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati, con l’accusa di associazione a delinquere, di sette persone: il legale rappresentante pro tempore della Pertusola Sud, quelli di tre imprese edilizie (due di Crotone e una di Parma), tre funzionari dell’ex Presidio multizonale di prevenzione dell’ex Azienda sanitaria di Catanzaro.
Gli scarti industriali tossici erano prodotti dalla Pertusola Sud, stabilimento dell’Eni nato negli anni Venti su iniziativa della compagnia tedesca Rotschild e addetto alla produzione di zinco, di cui riusciva a coprire quasi la metà del fabbisogno nazionale. La Pertusola, insieme alla Montedison, è stato l’unico vero polo industriale della Calabria. (…)

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