Di Valter Vecellio
Il presidente del Senato Pietro Grasso, persona a suo modo simpatica e di spirito (per come ho avuto modo di conoscerlo), alle spalle, com’è noto un passato di magistrato impegnato in importanti e delicate vicende di mafia (e non solo giudice a latere del maxi-processo alla Cosa Nostra), amico di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; anche lui nel mirino mafioso, e scampato miracolosamente ad attentati e agguati; autore di libri non banali; interviene sulla polemica innescata dalla sentenza della Corte di Cassazione a proposito dello stato di salute di Totò Riina. Dice una cosa che mi inquieta, preoccupa; e soprattutto preoccupa che non vi siano reazioni inquiete al suo dire.
Grasso in sostanza dice che si può parlare di una possibile dismissione del regime del carcere duro previsto dal 41-bis a patto che Riina parli: dica quello che sa a proposito dei delitti eccellenti, della zona oscura che c’è dietro la Cosa Nostra militare.

Non voglio strologare sul fatto che in questo modo, implicitamente, si riconosce ancora a Riina un ruolo, un’autorevolezza, un “essere” che sopravvive a ben 24 anni di carcere duro; e nonostante quel regime, nonostante l’età, nonostante le malattie, ancora comanda; non solo comanda: quelli “fuori” ne accettino ancora leadership e comando. Se è così, si riconosce che di fatto il 41-bis è fallito nel suo scopo. Ma al di là di questo: la seconda carica dello Stato ci dice, papale papale, che il 41-bis può essere dismesso, ma a patto che si parli, si “confessi”. Conferma che quel regime di carcere duro, giustificato per impedire che chi è “dentro” comunichi con chi è “fuori”, in realtà è da intendere come strumento di coercizione; per “convincere” e indurre a parlare, confessare, collaborare. Senza girarci intorno, si chiama tortura.
Poi, e sarà una coincidenza, ma proprio per questo, ha valore: ieri Mario Mori viene definitivamente assolto per quel che riguarda un presunto ruolo giocato in quella vicenda che si suol chiamare “trattativa” mafia-Stato; ed ecco che salta fuori (abilmente insufflata e veicolata da giornali e TV), che un altro mafioso, Giuseppe Graviano, è stato intercettato mentre si confida, nell’ora d’aria nel penitenziario di Ascoli Piceno, con un camorrista; si vanta, l’imprudente mafioso, di aver fatto delle “cortesie” a Silvio Berlusconi: si lascia andare a rievocazioni spezzettate che sembrano rievocare le bombe e alcuni passaggi della presunta trattativa fra lo Stato e la mafia. Chiama in causa proprio Berlusconi: “Novantadue già voleva scendere… e voleva tutto”, racconta il 10 aprile dello scorso anno: “Berlusca… mi ha chiesto questa cortesia… (…) Ero convinto che Berlusconi vinceva le elezioni…in Sicilia…”. E ancora: “Quando mi hanno arrestato a Milano (era il gennaio 1994, vigilia dell’annuncio della nascita di Forza Italia, ndr) allora io avevo, qui a Milano 3…avevo…che era di lui…Io incontravo a lui ma nooo…per il discorso…No per entrare…mantenere i patti…E loro volevano fare…invece ci pressava per non farla questa volta…perché a lui ci interessava di scendere…e continuare…e invece dovevamo accordare…alla fine… c’erano tanti punti da risolvere…E intanto poi è successo quello che è successo…non volevano più le stragi…Quando lui si è ritrovato ad avere…un partito così…nel ‘94 lui si è ubriacato perché lui dice ma io non posso dividere quello che ho con chi mi ha aiutato…Pigliò le distanze e fatto il traditore…”.
Ma quanto parlano, questi capi mafia durante l’ora d’aria, da Riina a Graviano; e nessuno che sospetti di essere intercettati. E perché parlano con dei delinquenti di mezza tacca di cose così gravi? Vogliono mandare segnali? Ma a chi, e per cosa? E non è curioso che le “confidenze” di Graviano, vecchie di un anno almeno, saltino fuori oggi, quasi a voler parare da una parte il colpo dell’assoluzione di Mori, e “avvertire” dall’altra Berlusconi di starsene un poco accorto, in un momento politico così difficile e delicato?
E’ esagerato, si sta fantasticando? O al contrario, è – come spesso accade – la realtà che ha più “fantasia” della fantasia stessa?