I @RADICALI E L’ILLEGALITA’ CERTIFICATA DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2010

FIRMIGONI: DOPO 5 ANNI IL CONSIGLIO DI STATO CERTIFICA L’ILLEGALITA’ DELLE REGIONALI 2010 E DELLA CANDIDATURA FORMIGONI. 20.000 EURO DI RIMBORSO SPESE A CAPPATO E LIPPARINI.

 

Riceviamo e pubblichiamo (volentieri) le dichiarazione di Marco Cappato e Lorenzo Lipparini, Radicali della Lista Bonino – Pannella

 

Milano, 28 marzo 2015

 

Dopo oltre 5 anni dai fatti, si è chiuso il procedimento amministrativo avviato dal ricorso che presentammo un mese prima delle elezioni regionali lombarde del 2010 chiedendo l’esclusione di Roberto Formigoni e della sua coalizione dalle elezioni. Il Consiglio di Stato, ribaltando la sentenza con la quale il TAR Lombardia (giudice Leo) aveva riammesso Formigoni alle elezioni, ha stabilito tra le altre cose quanto segue:

 “risulta per tabulas – e non è stato oggetto di contestazione specifica dalle controparti costituite – che, sottraendo alle 3.918 firme a suo tempo dichiarate dagli autenticatori le 723 firme riconosciute false dal giudicato civile, la lista «Per la Lombardia» non avrebbe raggiunto il numero di sottoscrizioni minime (pari a 3.500) richiesto dalla legge per la presentazione della lista; da qui l’erroneità dell’ammissione della lista in questione alla competizione elettorale e l’invalidità delle successive operazioni elettorali culminate nella proclamazione delle eletti al consiglio regionale e del candidato signor Roberto Formigoni alla presidenza della giunta regionale.

 
Il Consiglio di Stato “dichiara illegittima la proclamazione degli eletti e le presupposte operazioni elettorali per il rinnovo del consiglio regionale della Lombardia svoltesi il 28 e 29 marzo 2010″; Segue anche la (non scontata) condanna delle parti  costituite, compresa la regione Lombardia (ma escluso l’Ufficio centrale regionale presso la Corte d’appello di Milano), in solido fra loro, a “rifondere in favore dei signori Marco Cappato e Lorenzo Lipparini le spese e gli onorari di ambedue i gradi di giudizio che liquida in complessivi euro 20.000/00 (ventimila/00), oltre accessori di legge (I.V.A., C.P.A. e 15% a titolo di rimborso di spese generali)“.
Avendo infine il Consiglio di Stato dichiarato nella sentenza che on possono “essere determinate in questa sede le implicazioni di tale declaratoria di illegittimità”, ci riserviamo di verificare tali “implicazioni” in altre sedi giurisdizionali.

Ringraziamo gli avvocati Giovanni Pesce, Simona Viola e Mario Bucello per aver reso possibile questa vittoria.

Il ritardo di 5 anni dal nostro ricorso, quando ormai Formigoni è Presidente di Commissione Parlamentare e i Radicali sono esclusi dal Consiglio regionale e dal Parlamento, è l’emblema di una democrazia totalmente cancellata e negata, ai danni degli elettori lombardi. Chiediamo al Presidente della Repubblica e ai Presidenti delle Camere di intervenire per impedire che un simile attentato ai diritti civili e politici dei cittadini possa ripetersi.

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