Vacanzieri in rivolta a Sellia Marina, tra villette invase dai topi e strade al buio
Numerosi bambini sono finiti in ospedale con infezioni alle vie urinarie
di Brunetto Apicella
pubblicato su “Il Quotidiano della Calabria” di martedì 3 agosto 2010 a pagina 18
Bimbi con infezioni alle vie urinarie. Topi negli appartamenti. E ancora: viali senza illuminazione e soprattutto strade al limite della percorribilità. Non sono iniziate certo nel migliore dei modi le vacanze estive per i turisti che hanno scelto Sellia Marina e l’hinterland della costa ionica della provincia di Catanzaro per trascorrere le ambite vacanze estive. Perché quelle che dovevano essere le vacanze tanto ambite dopo mesi di duro lavoro si stanno trasformando in un vero e proprio “incubo”. L’estate 2010 presenta gli stessi problemi degli anni precedenti. Si inizia dalla questione depuratore.
Domenica mattina, infatti, il mare di Sellia Marina ha accolto i turisti e i vacanzieri come non mai. “Il mare – hanno denunciato al “Quotidiano” alcuni turisti in trasferta sulla costa – era tutto ricoperto da bollicine. E, di più. Quella di domenica, infatti, non era la solita schiuma. Era un qualcosa di più. Uno spettacolo non certo edificante e che allo stesso tempo è sintomo del fatto che qualcosa nella gestione degli impianti di depurazione non va.
Non solo depuratori. Ma il sentore che serpeggia da sempre nella mente di tutti è che siano ancora troppi i collegamenti abusivi alle reti fognarie. Persone che fregandosene della salute pubblica allacciano il loro impianto direttamente alla rete centrale in modo abusivo. Ed è anche questa una delle ragioni che preclude ogni possibilità di risoluzione del problema depurazione. Un comportamento che aggrava la questione e che contribuisce a sporcare maggiormente il mare. E non è finita qui. Perché negli ultimi giorni sono stati diversi i problemi di bambini che hanno avvertito malessere e che sarebbero collegati proprio alla sporcizia del mare. Sono state diverse le famiglie che si sono rivolte agli ospedali e alle strutture sanitarie a causa dei diversi malesseri riportati dai loro bambini. Mal di pancia e virus, che si sarebbero verificati dopo una giornata trascorsa sulla spiaggia e all’interno del mare. Significativo è, l’episodio, che ha avuto per protagonista una bambina di due anni, figlia di alcuni turisti originari di Monza e che dopo una giornata al mare è finita in ospedale. Infezione alle vie urinarie. È stata questa la diagnosi dei medici, e per la quale, adesso, i genitori sono pronti ad avviare azioni legali contro lo stesso ente comunale.
E non è esclusala possibilità che a essere chiamata in causa sia anche la Regione Calabria. Della vicenda, infatti, è stato interessato il Codacons e il suo vicepresidente nazionale, Francesco Di Lieto. E la piccola turista originaria di Monza non sarebbe la sola. Diversi sarebbero i casi di bambini che hanno avvertito malori dopo una giornata trascorsa al mare.
La questione ambientale, dunque, non finisce al solo mare. Sono gli stessi vacanzieri a denunciare lo stato di l’incuria e di degrado presente all’interno delle strade che conducono ai villaggi della cittadina ionica. Sono stati diversi gli ospiti indesiderati che hanno fatto visita nelle abitazioni dei turisti, dalle vipere ai topi. “Una situazione d’inefficienza” –denuncia la signora Lucia –. Ieri, aperta la porta di casa, ho trovato i topi nella nostra villetta di Rivazzurra. Siamo costretti a convivere con
le bustine di veleno per topi. In uno stato di paura maggiore soprattutto per i bambini, perché siamo completamente invasi sia dentro che fuori le case”.
Non solo topi. Ma anche viali al buio e strade difficili da percorrere. Ieri lo stesso Codacons, con il vicepresidente Francesco Di Lieto, è intervenuto ricordando una delle ultime sentenze della Corte di
Cassazione con cui si ricorda che “le strade comunali dovranno essere più sicure, altrimenti saranno guai seri per i sindaci e per i responsabili degli uffici tecnici. I Giudici – spiega di Di Lieto – hanno avuto modo di evidenziare che se un Cittadino riporta danni fisici a seguito di una caduta, gli Amministratori rischiano una condanna penale per lesioni colpose, laddove risulti che non si siano attivati per la verifica della manutenzione delle strade. Oltre, ovviamente, a dover risarcire economicamente le vittime di tanta incuria. In particolare per il comune di Sellia Marina, che ha una rete stradale in pessimo stato di manutenzione. Ad aggravare la responsabilità di sindaco ed amministratori, numerose diffide da parte di cittadini ed associazioni per spingere il Comune ad occuparsi della situazione delle strade. Abbiamo sollecitato l’intervento del Prefetto –conclude Di Lieto – perché sono numerose le segnalazioni che riceviamo da parte di cittadini (alcuni dei quali giunti a Sellia Marina per trascorrere un breve periodo di vacanza) che lamentano di aver riportato gravissimi danni fisici a causa del pessimo stato in cui si trovano le strade comunali”.